Ciao Gigi

Ieri, 26 ottobre, è morto a Firenze Luigi Falossi.

Nato nel 1937 a Barberino Val d’Elsa (Siena), Luigi aveva lavorato come operaio alla Stice Zanussi di Firenze; delegato fra anni ’60 e ’70 era diventato poi sindacalista metalmeccanico per la FLM e la FIOM. Da pensionato è stato fondatore e animatore dell’Associazione Biondi Bartolini (ABB) per la storia del movimento operaio, vivace realtà attiva nell’ultimo decennio per la promozione della storia del lavoro e del suo rinnovamento.

Una storia del lavoro non accademica, quella da lui perseguita e testardamente cercata, costruita tenacemente attorno all’autonomia culturale della memoria operaia, capace di promuovere dibattito e ricerca di livello scientifico alto, di mobilitare e dare tensione morale agli sforzi dei ricercatori, con una particolare attenzione per i più giovani.

È un pezzo di storia vivente che se ne va, una straordinaria generazione di operai autodidatti, pieni di curiosità intellettuali e di speranza, senza perdere il senso della realtà e della misura, aperti sempre alla discussione e al nuovo, mai rivolti con la testa indietro, eppure non dimentichi della centralità delle radici storiche del lavoro.

La Società italiana di storia del lavoro saluta la scomparsa di una persona dalla grande umanità, dotata di una straordinaria vitalità che lo ha accompagnato fino alla fine.

L’ultima sua fatica, non ultimata, era quella di raccogliere una serie di video-interviste con Giovanni Contini fra diverse figure di spicco delle élites operaie  del dopoguerra e in particolare degli anni caldi a cavallo del ’69. L’intervista che Giovanni aveva registrato il 25 mattina, poche ore prima della morte, quasi un presentimento inconscio, era proprio la sua.

Come avrebbe detto Osvaldo Soriano, se n’è andato un hombre vertical.

Una risposta a “Ciao Gigi

  1. Pingback: Gigi » Gianni Silei

Lascia un commento